Editoria/L’attesa
Nell’ultimo post scritto da me ho fatto un piccolo elogio della lentezza, ossia di quanto sia importante prendersi del tempo prima di partire alla carica verso le case editrici con il testo in mano, tempo necessario per far maturare e macerare le proprie parole sul foglio, per permettere, dopo un po’, di rileggerle con occhi più critici e obiettivi.
Collegata alla “lentezza” è l’“attesa”. L’attesa di una risposta, l’attesa del tanto desiderato “Visto. Si stampi”. L’attesa del “Ce l’ho fatta!”.
In cosa si traduce: in venti e-mail nel giro di un mese agli editori, chiedendo se il testo è stato visionato. Spamming sulle pagine social degli stessi per cercare di capire a che punto è la lettura. Orticaria che aumenta ogni giorno che passa perché nessuno si è ancora degnato di rispondere alle venti e-mail.